Le importanti
manifestazioni del 18 settembre 2013 segnano una possibile svolta nella
mobilitazione contro i neonazisti e contro la politica di austerità del governo
e mettono in discussione la legittimità del governo Samaras. A seguito
all’uccisione di Pavols Fyssas compiuta dai neonazisti d’Alba dorata, una
ventina di federazioni sindacali greche hanno lanciato, il 17 settembre 2013,
un appello alla mobilitazione contro Alba Dorata.
In questo appello, le
organizzazioni condannano la politica criminale che “colpisce i quartieri
popolari”. Le federazioni precisano che il popolo ha il “potere di
schiacciarli”. Quest’appello alla mobilitazione marca l’insieme della
congiuntura politica nella quale si combinano gli scioperi massicci della
funzione pubblica, un’opposizione accresciuta alla politica del governo e una
tensione tra le principali componenti del governo guidato dal dirigente di
Nuova Democrazia, Antonis Samaras.
L’appello dichiara:
“Noi condanniamo
l’assassinio a sangue freddo del giovane di 34 anni compiuto ieri a Keratsini
[città ad ovest dell'agglomerato di Atene, ndt] dai criminali fascisti di Alba
Dorata. La macchina criminale di Alba Dorata colpisce i quartieri popolari, dimostrandosi
uno strumento marcio del capitalismo. Questo sistema si pone l’obiettivo di
terrorizzare ogni lavoratore, ogni giovane che alza la testa e che lotta contro
la barbarie di questa politica. La lotta non deve cessare.
Il popolo ha il potere di
schiacciarli. Ora noi abbiamo bisogno di una massiccia mobilitazione popolare e
di un’azione di tutti i lavoratori e dei giovani per isolare i criminali di
Alba Dorata, in ogni luogo di lavoro, in ogni settore, in ogni quartiere
popolare.
Ogni organizzazione di
massa deve sviluppare un’azione per buttarli fuori, perché loro e loro
ideologia marciscano, perché il cancro nazista cessi di espandersi.
Facciamo appello a tutti i
sindacati e a tutte le organizzazioni di condannare e a recarsi mercoledì 18
settembre alle h.17,30 in piazza Arden a Amfiali (quartiere della zona del
Pireo vicino a Keratsini, ndt).”
I firmatari dell’appello:
Sindacato dei Metalmeccanici del Pireo, Associazione panellenica per il
mantenimento delle spiagge, Federazioni degli elettrici navali, Federazioni dei
costruttori navali, Associazione panellenica dei meccanici della marina
mercantile, Associazione panellenica degli ingegneri meccanici della
“Stephenson” (società transnazionale marittima di manutenzione, ndt),
Associazione dei cuoci professionali della marina mercantile, Associazione
panellenica dei rimorchiatori-soccorritori, Associazione panellenica dei
pensionati della NAT, Associazione panellenica lavoratori pompe di scarico,
Sindacato dei costruttori del Pireo, Associazione dei ragionieri del Pireo,
Federazione degli impiegati del commercio del Pireo, Federazione dei lavoratori
delle pulizie del Pireo, Federazione dei lavoratori della sanità privata del
Pireo, Sindacato lavoratori del commercio alimentare e del turismo del Pireo, Federazione
dei pensionati dell’Ika (previdenza sociale, ndt) del Pireo, Federazione dei
pensionati dell’OAEE del Pireo (scuola di ingegneri, ndt), Federazione dei
pensionati dell’Ika di Nikaias-Korydallou, Federazione dei pensionati dell’Ika
di Salamina.
La complicità di Nuova
Democrazia
Nuova Democrazia, ancora
qualche giorno fa, sviluppava la teorica classica degli opposti estremismi. La
stabilità del paese sarebbe stata minata dall’esistenza di “due poli estremi”:
Syriza (coalizione della sinistra radicale) e Alba Dorata. Alcuni deputati di
ND non hanno esitato a proporre una coalizione tra ND stessa e la parte più
“ragionevole” di Alba Dorata, il settore considerato “non violento”. Al di là
dei calcoli elettorali, presso alcuni settori della destra, certo per il
momento non ancora maggioritari, queste “considerazioni” hanno una doppia
conseguenza:
1° minimizzare
l’atteggiamento neonazista e aggressivo contro i migranti e sempre di più
contro i militanti della sinistra radicale da parte Alba Dorata e sulla scia
nascondere i rapporti tra i neonazisti e alcuni settori significativi dei corpi
repressivi di polizia; 2° d’altro canto, criminalizzare le azioni dei
sindacalisti più attivi e dei militanti di Syriza.
*Articolo apparso sul sito
del Movimento per il socialismo il 23
settembre 2013.